Ricordando Adriano Mazzoletti

Appuntamento importante ieri (giovedì 27 novembre) alla Casa del Jazz. In programma un ricordo di Adriano Mazzoletti attraverso la presentazione del suo libro postumo “Il Jazz in Italia-dagli anni Sessanta al Terzo Millennio”.

Per quanti mi leggono in questo momento non c’è bisogno di spendere parole per ricordare chi era Adriano Mazzoletti. Per i pochi “altri” sarà importante dire che Adriano è stato uno dei più illustri e competenti personaggi della critica jazz di tutto il mondo. Ciò senza trascurare la sua incredibile attività radiofonica; quando egli lavorava in RAI, era diventato la “voce radiofonica” per eccellenza e sotto la sua guida il jazz era divenuto qualcosa di veramente importante e con numerosi appassionati al seguito. Peccato che quando Mazzoletti è uscito dalla RAI, la sua eredità non è stata raccolta da alcuno dato che oggi parlare di jazz in RAI è cosa al limite del blasfemo.

Per lumeggiare completamente la personalità di Mazzoletti non si può trascurare la sua attività di discografico (costituì coadiuvato dalla moglie Annamaria Pivato la Riviera Jazz Records) e quella di scrittore con tanti libri e soprattutto i tre volumi dedicati al jazz italiano per i tipi della EDT di cui il terzo è stato presentato ieri alla Casa del Jazz.

La serata si è svolta attraverso una serie di interventi anche musicali. Ad introdurre il tutto con poche parole Luciano Linzi e Luigi Onori; la parola è quindi passata all’attrice Milena Vukotic, la quale ha letto una intervista rilasciata da Adriano Mazzoletti tempo fa in cui vengono ripercorse le straordinarie tappe della carriera di Adriano in Rai.

A seguire Anna Maria Pivato ha mostrato alcune foto storiche tra cui una particolarmente significativa con Miles Davis senza occhiali neri e, quel che più importa, decisamente sorridente.

Dal canto suo Marcello Piras, che ha collaborato con Adriano soprattutto in fase di editing, ha illustrato quanto sia stato complesso, difficile il suo lavoro specie dopo che Adriano ha lasciato questa terra. Infine, poche parole, ma profondamente sentite, da Marco Molendini che ha tratteggiato la straordinaria figura di Mazzoletti.

A chiudere la serata due interventi musicali: dapprima il duo con Rita Marcotulli e Rosario Giuliani e poi un trio con Stefano Sabatini, Giovanni Tommaso e Bruno Biriaco.

Gerlando Gatto

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