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Tutto pronto per festeggiare le 50 edizioni del festival Ancona Jazz. Un appuntamento che sarà celebrato con un’edizione straordinaria della manifestazione, Ancona Jazz “Fifty Years“, in programma dal 1° al 3 marzo nella suggestiva atmosfera della Mole Vanviteliana. Tre giorni all’insegna del jazz con grandi ospiti del panorama nazionale e internazionale per ripercorrere 50 anni di concerti, nuovi talenti, produzioni originali, prime assolute, mostre, conferenze, dischi, libri e tanta passione. Un viaggio iniziato la sera del 3 marzo 1974 nel Palazzetto dello Sport di Ancona con il concerto del pianista francese Martial Solal organizzato dal Jazz Club Ancona, nato pochi mesi prima dall’idea e dalla volontà di alcuni giovani appassionati. Nessuno avrebbe scommesso sulle possibilità reali di continuare.

“Guardando ora a ritroso su ciò che è stato fatto in cinque decenni, – dichiara Giancarlo Di Napoli, direttore artistico di Ancona Jazz – possiamo ben affermare che la mole di lavoro, per numero di concerti dislocati nei luoghi più rappresentativi della città, ma anche di attività collaterali disparate, è stata impressionante e di peculiare visibilità. Dal punto di vista artistico, Ancona Jazz è sempre stata fedele ad alcuni criteri: sguardo attento alla storia del jazz senza preclusioni stilistiche, valorizzazione del canto, attenzione alle realtà regionali e nazionali, ma soprattutto avere un’idea produttiva originale, tendente a far valere proprie idee esclusive al di là di tour programmati e ripetuti in altre rassegne o festival”.

Entrando nel dettaglio, la sera di venerdì 1° marzo arriva, in esclusiva italiana, il concerto di Stefano Di Battista con il Colours Jazz Ensemble in un Omaggio alla Blue Note Records. Rendere omaggio alla Blue Note significa celebrare non soltanto una delle etichette più importanti del jazz moderno sviluppatosi nel secondo dopoguerra, ma anche e soprattutto un punto di riferimento estetico con il quale ogni musicista jazz, di qualsiasi tendenza stilistica, ha dovuto confrontarsi. Marco Postacchini, colonna storica della Colours Jazz Orchestra, ha accettato ben volentieri di presentare in anteprima il progetto su cui stava lavorando per il cinquantenario di Ancona Jazz, e Massimo Morganti ha scelto i musicisti coinvolti, tratti per lo più dalla medesima orchestra. Per il solista ospite, Ancona Jazz ha pensato a un musicista importante della scena nazionale ed europea come Stefano Di Battista, una carriera piena di successi artistici e collaborazioni internazionali e nazionali di prestigio.

Particolarmente ricca di eventi la giornata di sabato 2 marzo, che prende il via alle ore 11 alla Libreria Fogola Ubik con la presentazione del volume Pepito – Il principe del jazz del giornalista Marco Molendini dedicato alla figura di Pepito Pignatelli e allo sviluppo della scena romana del jazz negli anni ’70 anche grazie al celebre club Music Inn, frequentato da alcuni nomi leggendari tra cui Chet Baker, Gato Barbieri e Dexter Gordon. Nel pomeriggio è in programma la tavola rotonda Da spettatore a direttore artistico con Francesco Martinelli (docente di Storia del Jazz), Stefano Zenni (critico musicale, docente di Storia del Jazz e direttore artistico), Lorenzo Cimino (trombettista, compositore e direttore artistico) e Marco Molendini, moderata da Fiorenza Gherardi De Candei.

A seguire, la proiezione in anteprima del documentario Tutti i colori del Jazz sui 20 anni della Colours Jazz Orchestra e, infine, riflettori accesi sul quartetto del sassofonista Emanuele Cisi e la chitarrista Eleonora Strino con il progetto Crossing the Bridge che omaggia un altro grande musicista, Sonny Rollins, ospite di Ancona Jazz nel 1982.

Per la terza e ultima serata, domenica 3 marzo, che coincide esattamente con il giorno del compleanno di Ancona Jazz, non poteva mancare un evento esclusivo per ricordare il primo concerto con Martial Solal. Alla Mole Vanvitelliana arriva “Piano Conclave” con due pianoforti e quattro pianisti di grande valore e varie nazionalità: gli italiani Dado Moroni e Francesca Tandoi, il venezuelano Benito Gonzalez e l’americano Danny Grisset, che si avvicenderanno e incroceranno al pianoforte esprimendo la loro visione artistica e creativa.

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