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Questo quarto album narra della vita di Inishark e Inishbofin, due isole situate davanti alla costa ovest dell’Irlanda. Le dieci tracce che compongono l’album raccontano storie che mescolano realtà e fantasia, portando gli ascoltatori in luoghi ricchi di fascino e delicata inquietudine. Le vicende narrate appartengono a un microcosmo di divinità marittime, pescatori e uccelli, e si elevano a mito.

Naomi Berrill, in collaborazione con il produttore e musicista Lorenzo Pellegrini e il percussionista polistrumentista Andrea Beninati, crea un sound contemporaneo che intreccia elementi della musica folk, del jazz e della classica. Nel disco, oltre alle delicate armonie dei brani, compaiono anche samples e registrazioni di canzoni popolari irlandesi, rumori d’acqua e mare, e persino il canto degli uccelli delle isole Inishark e Inishbofin. L’album esplora la bellezza di queste isole, la forza e il coraggio dei loro abitanti, ma anche la durezza della vita della comunità di pescatori.

La voce tanto delicata di Naomi Berrill ci guida attraverso eventi dolorosi, come la morte dei fratelli Martin e Michael Lacey e del cugino Peter Lacey, affogati in un tratto di mare più insidioso del previsto. Brani come “Caoineadh” e “So it goes” trattano di perdite per mare, esprimendo la solitudine, il pericolo e la profonda tristezza. La chiusa del brano è la giga irlandese “Out on the Ocean”. Inish è un luogo che esiste tra il mondo reale e quello del mito, e la voce di Naomi Berrill ci accompagna con passo lieve in questa narrazione musicale

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