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“Storie di Jazz”: sei conferenze condotte da Israel Varela al Palazzo Bernardini di Matera.

Edizione numero trentasette per Gezziamoci, la rassegna organizzata da Onyx Jazz Club Matera, che quest’anno si è aperta all’insegna del ‘racconto’ e della cultura. Da martedì 20 febbraio, infatti, il Palazzo Bernardini di Matera ospita Storie di Jazz, un ciclo di conferenze ideate per approfondire la storia e i diversi linguaggi del jazz. Una nuova tappa del trentennale impegno del festival lucano nell’azione di promozione e valorizzazione della cultura musicale e in particolare di quella jazzistica.

A guidare il pubblico in questo viaggio narrativo sulle note del jazz – che prevede sei appuntamenti sino a giugno, – il M° Israel Varela, docente del Conservatorio E.R. Duni di Matera, batterista, compositore e cantante messicano che nella sua carriera vanta collaborazioni con artisti del calibro di Pat Metheny, Charlie Haden, Yo Yo Ma, Mike Stern e Pino Daniele.

E proprio per celebrare la carriera del M° Israel Varela il ciclo di conferenze si è aperto con l’incontro Flamenco Jazz Drumming. Conosciuto in tutto il mondo per il suo contributo nella musica Flamenco, Varela ha sviluppato uno stile unico e originale come membro dello storico trio del pianista Diego Amador, dove ha collaborato per più 15 anni in diverse tournée mondiali, così come con tanti altri artisti di flamenco come Jorge Pardo, Antonio Canales, Joaquin Cortes. Un’opportunità unica per imparare e scoprire il mondo del flamenco da una prospettiva e un approccio diverso. Con l’approfondimento dei nudillospalmas (claps), cajon e utilizzando elementi ritmici del canto (voce), chitarra, ballo, e la loro applicazione alla batteria jazz e alla musica in generale. Una conferenza aperta a tutti i musicisti e non solo, dove il linguaggio del flamenco aiuterà non solo ad andare oltre i propri condizionamenti ritmici, ma anche ad arricchire il proprio linguaggio musicale.

Imperdibili e decisamente originali anche gli incontri successivi. Martedì 19 marzo sarà la volta di Frida Kahlo in musica, un emozionante omaggio alla celebre artista messicana a cui Varela ha dedicato il suo decimo album, Frida in silencio, che raccoglie i brani inediti, ispirati proprio a episodi della vita dell’artista. Un lavoro artistico che ha messo in luce l’anima profonda della Kahlo, molto vicina alla sensibilità e all’ideologia del jazz. L’appuntamento successivo, in aprile, è con La geometria di John Coltrane, un incontro per ripercorrere la vita e la musica del grande Coltrane, il suo percorso dal “buio alla luce”, il suo viaggio nello spazio e nel tempo attraverso l’uso della geometria sacra, intrecciando nel racconto anche i ricordi di Roberta Garrison, con cui Varela alimenta da anni una bellissima amicizia (martedì 23 aprile).

A maggio grande attesa per Weather Report e Alex Acuna, un incontro con protagonista il gruppo che ha cambiato la storia del jazz moderno e della musica in generale, grazie ai contributi di artisti come Zawinul, Pastorius, Shorter. Ma Varela porterà il pubblico di Gezziamoci a conoscere da vicino Alex Acuna il batterista/percussionista che con grande fantasia e genialità ha applicato alcuni ritmi della tradizione latinoamericana in un contesto jazz e fusion. Varela è stato l’unico allievo privato di Acuna, con cui ha studiato tre anni in California (martedì 21 maggio).

 

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