Read Time:3 Minute, 31 Second

Nuova entusiasmante stagione per RisorgiMarche

Si parte domenica 3 marzo  con tappa ad Apiro, nella splendida Abbazia di Sant’Urbano, che ospiterà i riverberi della violoncellista, polistrumentista e cantante irlandese Naomi Berrill. Il suo concerto in solo, Sea Warrior rappresenta efficacemente la versatilità e la fluidità del suo percorso artistico: il folk, irlandese e non solo, la musica classica e l’improvvisazione diventano, dialogando tra loro, gli elementi di una narrazione. Narrazione della quale Naomi scrive ora un nuovo capitolo che vedrà la sua stesura finale nel nuovo album “nish, in pubblicazione con Egea dopo l’estate, in cui l’artista racconta la bellezza dei luoghi e allo stesso tempo la durezza della vita degli abitanti delle isole incontaminate di Inishshark e Inishbofin.

Per il secondo appuntamento firmato Riverberi, al Teatro Apollo di Mogliano, domenica 10 marzo  arriva il sassofonista Roberto Ottaviano con il quintetto Eternal Love. Un progetto che mette l’accento sulla musica come medicina dell’anima e come cemento delle identità collettive. Un omaggio all’Africa, alla sua cultura, alla sua musica e al suo popolo, in un’epoca di migrazioni e intolleranze razziali che sembra riportarci all’America degli anni ’50 e ’60, di Rosa Parks e Martin Luther King. Con una selezione di composizioni di Don Cherry, Abdullah Ibrahim, Charlie Haden, John Coltrane e brani originali.

Grande attesa poi per il concerto in solo di Paolo Angeli, in programma sabato 16 marzo al Teatro Mestica di Apiro. Considerato tra i più importanti innovatori della scena internazionale, l’artista sardo è approdato a una sintesi di linguaggio in cui ha collocato nella contemporaneità la musica tradizionale sarda, tracciando un ponte ideale tra memoria e innovazione, approdando a una musica d’avanguardia mediterranea. La sua chitarra rappresenta il fulcro della sua attività da solista: uno strumento orchestra – dotato di 25 corde, martelletti come il pianoforte, eliche per la realizzazione di bordoni e melodie assimilabili alla ghironda – suonato in pizzicato, con l’archetto, in funzione rumorista e percussiva.

Dimensione poetica, energia, creatività, sono alla base del nuovo sodalizio tra Fabrizio Bosso e Bebo Ferra protagonisti, sabato 23 marzo, del concerto in programma al Teatro comunale di Monte San Martino (ore 18). Il comune denominatore è certamente il jazz, inteso come pensiero e linguaggio in continua trasformazione e perenne ricerca di nuove sintesi. Brani originali, standard, ma anche altro, fino al Brasile, altra passione comune. L’amore per la melodia unita alla profonda conoscenza della tradizione jazzistica, l’interazione e lo scambio dei ruoli fra i due strumenti, supportati dalla tensione creativa e dall’empatia ritmica tra i due artisti, danno vita a una musica dinamica, ricca di sfumature e al tempo stesso di grande impatto.

Nel mese di aprile il programma di Riverberi si apre con l’esibizione dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, attesa domenica 14 aprile all’Auditorium Santo Spirito di Cingoli. Fondata da Riccardo Muti nel 2004, l’Orchestra ha assunto il nome di uno dei massimi compositori italiani di tutti i tempi attivo in ambito europeo per sottolineare sia una forte identità nazionale, sia una visione europea della musica e della cultura. L’Orchestra, che si pone come congiunzione tra il mondo accademico e l’attività professionale, è formata da giovani strumentisti.

Chiusura domenica 28 aprile con un doppio appuntamento a Monte San Martino. Apre Valeria Sturba con lo spettacolo La Musica diSTURBA . Un set onirico e colorato in cui la polistrumentista pizzica corde, spinge pulsanti, gira manopole senza dimenticare i suoi amati giocattoli. Con la sua scatolina blu Valeria Sturba aggiunge e moltiplica suoni, creando piccoli mondi paralleli, in cui voci soavi si confondono con i theremin, maiali gialli diventano cantanti e canzoni dolci e malinconiche sprofondano in abissi di noise. Nel pomeriggio (ore 18), sul palco del Teatro comunale riflettori accesi su Antonello Salis e il suo Salissolo, uno show veramente efficace ed emotivamente coinvolgente. Ancora una volta Antonello salis riempie ogni spazio, sovrasta ogni rumore superfluo, alternando al pianoforte la fisarmonica, percuotendoli e possedendoli come fossero un corpo. Il repertorio è il più misto possibile: si va da sue composizioni originali a tracce che vanno dal jazz rock all’avanguardia più totale, dai Beatles a tanto altro. Il tutto condito con una dose massiccia di improvvisazione.

Previous post TrentinoInJazz / Dolomiti Ski Jazz 2024
Next post Barbra, una forza della natura