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Da domenica 17 marzo al Teatro Verdi di Sassari

Un viaggio nella storia del grande jazz è questo il filo conduttore della ventunesima edizione di JazzOp, la rassegna organizzata dall’Associazione Blue Note Orchestra in collaborazione con la Cooperativa Teatro e/o Musica che ritorna al Teatro Verdi di Sassari con tre appuntamenti e altrettante produzioni originali a partire da domenica 17 marzo.

Il primo, doppio appuntamento (ore 11 e ore 19), di JazzOP 2024 è con American Songbook-OJS & Simona Bencini un set di brani tratti dal repertorio di cantanti che hanno fatto la storia del jazz come Sarah Vaughan, Natalie Cole, Ella Fitzgerald, Billie Holiday, arrangiati per l’Orchestra Jazz della Sardegna (OJS) dal compositore e direttore Gabriele Comeglio collaboratore di Mina e Ray Charles. Ad interpretare l’imperdibile programma sarà la voce di Simona Bencini, eclettica cantante, compositrice e attrice che ha debuttato con grande successo come voce solista della band Dirotta su Cuba, per poi collaborare nel corso della sua carriera con Stefano Bollani, Ron, Massimo Ranieri ed Elisa insieme alla quale hanno composto Tempesta, il brano presentato a Sanremo 2006. Simona Bencini è nota per aver interpretato Maddalena nel tour italiano di Jesus Christ Superstar.

Il secondo doppio appuntamento, sempre alle ore 11 e alle ore 19, è in programma al Teatro Verdi domenica 14 aprile. L’OJS presenta Liberation Music Orchestra, omaggio al lavoro di Charlie Haden e Carla Bley che nel 1969 crearono la LMO, formazione che contava su solisti come Gato Barbieri, Don Cherry, Paul Motian. Il compositore direttore Michele Corcella ha riorchestrato gli arrangiamenti originali di Carla Bley per l’OJS, che ospita per l’occasione l’eccezionale trombone di Gianluca Petrella (uno dei più grandi trombonisti jazz al mondo, collaboratore anche di Carla Bley), che avrà il ruolo di solista principale, per rivivere il bellissimo percorso artistico di quella storica formazione. Liberation Music Orchestra è anche l’occasione per l’OJS di omaggiare Carla Bley, recentemente scomparsa, nel ricordo dell’esperienza condivisa, con Steve Swallow e Andy Sheppard.

La rassegna si conclude martedì 21 maggio, con un unico spettacolo (ore 21), che avrà come protagonista il nuovo progetto dell’OJS dal titolo La Grande Bellezza. Una suite che nasce dalla ‘rilettura’ del compositore e arrangiatore Paolo Silvestri della colonna sonora dell’omonimo film di Paolo Sorrentino. Silvestri ha orchestrato i brani utilizzati da Sorrentino e scritti da compositori contemporanei come John Tavener e Henryk Goreki, o del passato come Georges Bizet. Brani distanti stilisticamente dal jazz, alcuni sono stati trasformati radicalmente fino ad ottenere una composizione ispirata dal film ma con una sua autonomia. Il programma è completato da composizioni di Ennio Morricone, rielaborate per l’occasione in forma jazzistica, e da un arrangiamento di Amapola di Josè Lacalle dalla colonna sonora di “C’era una volta in America” di Sergio Leone. Ospite un grande solista, Fabrizio Bosso, tra i più stimati musicisti italiani nel mondo, alla cui straordinaria tromba è affidato il ruolo di trovare il giusto carattere per ogni diversa parte della suite.

 

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