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La canzone popolare romana col marchio di fabbrica di Nicola Piovani

“Volano le canzoni sulle ali dei refrain, sembrano gli aquiloni, cantano chi non c’è. Cantano chi è fuggito e non ritornerà”. Chi ha visto Canti di scena del compianto Vincenzo Cerami e Nicola Piovani non può che ricordare lasciarsi cullare dalla melodia, simbolo di questo spettacolo che ha furoreggiato sui palcoscenici nazionali a partire dal 1993.

Nicola Piovani

Il Maestro e compositore premio Oscar Nicola Piovani con lo spettacolo Semo o nun semo, in scena a Roma dal 12 al 17 marzo al Teatro Olimpico, rievoca quel Format tanto amato di Canti di scena e decide di raccontare la storia di Roma, ma soprattutto la romanità, cioè quel compendio artistico fatto di stornelli, canzoni, serenate e saltelli che sono la cifra poetica caratteristica dell’Urbe e che solo un talento come Piovani può maneggiare e descrivere al pieno della riuscita.

Insieme a lui ci sono i fedeli sodali di un tempo: i cantanti Pino Ingrosso e Donatella Pandimiglio nonché i protagonisti di Canti di scena della Compagnia della Luna, Sara Fois, cantante e già voce molto acclamata delle canzoni popolari romane e due volti noti del teatro come Carlotta Proietti e Massimo Wertmüller accompagnati dalla musica dal vivo dell’orchestra Ensemble Ara Coeli.

Semo o nun semo è uno spettacolo che nasce in occasione del Centenario di Villa Borghese: a vent’anni dal suo primo debutto, conserva la sua anima romana, mettendo in mostra tutta la bellezza vernacolare nella sua forma più autentica e forse sconosciuta ai molti e che, per una sera, fa ombra alla gloriosa tradizione napoletana.

Nicola Piovani compie l’ardimentosa impresa di portare tutto il patrimonio artistico linguistico e umano della romanità nella sua essenza più pura e forse un po’ dimenticata.

A sostenere l’insieme l’iconografia tipica della scenografia, come la foto in bianco e nero dei Nasoni l’angelo all’apice di Castel Sant’Angelo e le foto dell’attore Ettore Petrolini: un vestito di scena che racchiude in una simbologia universale tutta l’essenza romanesca.

Massimo Wertmuller

Con questo cast di primissimo ordine si può solo che presagire la riuscita e il successo dello spettacolo, intriso di personalità che conoscono molto bene Roma e le sue sfaccettature idiomatiche, tanto da fare da attendibili Ciceroni al pubblico in questo viaggio nella veracità romana.

Cerami sarebbe stato in prima fila ad applaudire… e chi lo sa?…  Forse La luna lo sa.

Semo o nun semo uno spettacolo di Nicola Piovani – Con Sara Fois,  Pino Ingrosso, Donatella Pandimiglio, Carlotta Proietti, Massimo Wertmuller – Testi a cura di Pietro Piovani – Coordinamento scenico di Norma Martelli –  In scena Ensemble Aracoeli -Contrabbasso Marco Loddo, Chitarra Nando Di Modugno, Fisarmonica Fabio Ceccarelli, Flauto Alessio Mancini – Mandolino Sonia Maurer , Violoncello Pasquale Filastò – Spettacolo in collaborazione con Accademia Filarmonica Romana. – Dal 12 al 17 marzo al Teatro Olimpico

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